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Presentazione del libro di Raimondo Guidacci
Una ragazza che suonava
Questo libro non è un trattato di architettura. Non parla di architettura citando Vitruvio o Leon Battista Alberti. E’ semplicemente un racconto. Il racconto di una storia. La mia storia.
E’ un libro che parla di architettura in modo semplice citando Loos, Siza, Barragàn, Ungers, ma anche Chopin e Mozart. Parla soprattutto di gente comune, che in vario modo ha contribuito alla mia formazione di architetto. Parla di tutti coloro che entrano nella storia di ciascun progetto e ne determinano la buona riuscita. Figure spesso ignorate, ma che consentono alle nostre idee di prendere forma, di diventare realtà costruita. Di diventare musica costruita.
E’ un libro che parla di architettura in modo semplice citando Loos, Siza, Barragàn, Ungers, ma anche Chopin e Mozart. Parla soprattutto di gente comune, che in vario modo ha contribuito alla mia formazione di architetto. Parla di tutti coloro che entrano nella storia di ciascun progetto e ne determinano la buona riuscita. Figure spesso ignorate, ma che consentono alle nostre idee di prendere forma, di diventare realtà costruita. Di diventare musica costruita.
"Un racconto spontaneo ed immediato, attraversando temi complessi, che incrociano lati personali e legati a ricordi perduranti con riflessioni intense, condivisibili e di grande sincerità, come un'architettura che si disvela pian piano e fa conoscere le proprie tracce materiche."
Raimondo Guidacci nasce a Foggia nel 1968. Si laurea in Architettura nel 1995 presso lo IUAV di Venezia. Allo studio dell'architettura, affianca quello della musica presso il Conservatorio Benedetto Marcello dove si diploma nello stesso anno. Inizia l'attività ad Orsara di Puglia, facendo la spola con Torino dove per qualche anno collabora con il Politecnico e dove nel 1996 apre lo studio professionale. Alcuni sui lavori sono stati pubblicati su riviste specializzate e selezionati in premi di architettura, mostre e rassegne.